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Abbiamo una lista infinita di città, di territori e sapori che ci piacerebbe conoscere e scoprire. È una fame insaziabile!

La tentazione di ricercare su internet le tipicità del luogo è forte, cerchiamo di desistere!
Sappiamo perfettamente che la nostra curiosità ci porterà a perderci tra le vie dei centri, essere dei piccoli detective vogliosi di scovare posti che hanno una storia, un credo tutto da scoprire.
Quanto ci piace addentrarci in una città, in un paese e parlare con le persone che lo abitano.
Scoprire, grazie a loro, dettagli e particolari che ci saremmo sicuramente persi!

Noi per natura associamo il viaggio alla scoperta di cibi e tradizioni culinarie ma, con il tempo ci siamo accorti che è sempre più difficile trovare realtà autentiche che propongono vere tipicità e tradizioni.
Ci è capitato più volte di arrivare a destinazione e ritrovarci immersi in una serie di negozi tutti uguali, tutti con gli stessi prodotti, tutti espositori per turisti. Noi non cerchiamo questo!

Se è vero che il viaggio è un momento di ricreazione, un momento che ti concedi per ri-creare memorie, usanze e sapori, perché ci dobbiamo accontentare di souvenir culinari?
Questa scelta di rendere i territori dei non luoghi non ci piace, non ci stimola.
Riteniamo importante invece valorizzare, diventare sostenitori di realtà che hanno un credo. È importante stimolare i nostri sensi alla scoperta del bello e del buono!

Non vogliamo ritrovarci con una dispensa piena di pesto alla Genovese, preso nel nostro viaggio in Liguria, al posto del Pesto Genovese (apparentemente termini molto simili ma, nella realtà del prodotto, molto differenti) o di pane carasau cotto a legna che poi con occhio più attento ritroviamo nel supermercato dietro casa.

Nemmeno di formaggi stagionati presi questa estate in malga quando sappiamo che è impossibile trovare uno stagionato in estate della stessa annata.

Togliendoci dai non luoghi, che per definizioni sono luoghi privi di identità, luoghi anonimi, luoghi staccati da qualsiasi rapporto con il contorno sociale, con una tradizione e con una storia e immergendosi in luoghi cioè spazi in cui le relazioni sono sollecitate e sono parte integrante. Le persone si riconoscono all’interno ed è per questo che sono identitari e storici, perché hanno una storia in comune con il territorio stesso.
Proprio grazie a queste persone si può capire l’autenticità!

È questo che dà sapore ai nostri viaggi, incontrare persone, diventare sostenitori di luoghi, portare reale economia locale!
Pensare che tutto questo si possa trasformare in un gioco esperienziale ci ha stimolato dandoci la voglia di vedere il viaggio di scoperta in modo diverso.

Quando si ha poco tempo per visitare una città, molto spesso diventa un terno al lotto, trovare le tipicità locali e poter conoscere i bottegai del centro.

Lo abbiamo visto anche noi!

Per questo abbiamo pensato al Food Game. Un modo alternativo, per conoscere, approfondire divertendosi, la storia di una città, attraverso le sue tradizioni gastronomiche.

“Con la Testa sotto i Porteghi”, così abbiamo chiamato il primo Food Game a Padova.

Di cosa si tratta?

Scopri il Food Game