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Monselice, una cittadina ai piedi dei Colli Euganei in provincia di Padova, sospesa tra Medioevo e modernità. Il suo Castello, le mura antiche, ma anche il centro storico ricco di vetrine e le  sue proposte gastronomiche, sono fonte di turismo da molto tempo.

Siamo andati alla scoperta delle peculiarità, dei suoi prodotti e delle tradizioni locali, per offrirvi un tour gastronomico avvincente, dove poter comprare, mangiare e godere di questa meravigliosa cittadina.

Buon tour!

Il ristorante

Trattoria ai Monticelli – “Da Mario” Biasiolo

Bigoli, tagliatelle, gnocchi, trippe, e musso (l’asino), questi sono i piatti must di Mario dal 1945!
Davide è la quarta generazione è il figlio di Mario, “el bocia de botega”, che adesso dopo la scomparsa di Mario, conduce insieme alla moglie la trattoria di famiglia.

La signora Sandra la mamma di Davide, era originaria di Arquà Petrarca mentre Mario era di Valsanzibio.
Quando la cultura parte da lontano, la bisnonna vendeva ombre de vin, la mamma vendeva il latte, aveva il “ponaro”, Mario coltivava la terra e la portava a Padova.
Tutto questo parte nel 1890!

La passione per le macchine parte da me e mio zio, partita da una sfilata di macchine da rally a Padova. Entrando lo capirai subito, dalle coppe esposte, dalle foto e dai segna tavoli!

I bisnonni di Davide, portavano le verdure in Piazza delle Erbe a Padova, con i cavalli a traino nel 1915. Avevano 7 cavalli e 7 rimorchi, stavano bene! Dopo la guerra, sparisce tutto, rimane una mucca e un pezzo di terra.

Il musso nel dopoguerra era diventato superfluo, non si usava più per i lavori o i trasporti, e così per necessità fini in “tecia”, da li parte la cultura del musso di Mario.

La trippa in bianco come la faceva mia nonna, perché il pomodoro costava troppo, in brodo di manzo e gallina.

Un giorno un signore chiese chi aveva fatto la trippa, lo portarono in cucina, e la mamma di Davide la signora Sandra, rispose “So sta mi, perché coxa che ghe xe?”.

Il signore spiega che desiderava fare i complimenti per la trippa, e che sarebbe stato contento di invitarla presso il suo bar. Quel signore si chiamava Enrico, e il bar porta ancora il suo cognome: Cipriani di Venezia.

D’estate puoi mangiare fuori, rigenerato dall’aria gradevole di Monticelli.
Rapporto qualità prezzo buono, in media si spende sui 25-30 € a persona.

Indirizzo
Via Monticelli, 11, 35043 Monselice PD
Telefono 329 3383233

Dove comprare

Il mercato di Agrimons

AgriMons è un acronimo: agricoltori del monselicense. Questo è il nome del mercato della freschezza di Monselice.

Un gruppo di piccoli agricoltori e artigiani si sono uniti e nel 2005 decidono di fondere le loro energie per dare vita proprio a questo primo mercato contadino d’Italia. Non esistono intermediari, la stessa persona che mette sudore, passione e amore nella terra, è la stessa persona che potete trovare ogni lunedì, sabato mattina e il mercoledì pomeriggio qui.

Ecco quindi che nell’ex macello del comune di Monselice appena restaurato, viene ospitato AgriMons. Una struttura a capriata lignea in grado di accogliere, come in un vero e proprio mercato coperto, le persone desiderose di acquistare delle materie prime che richiamano i valori di chi alleva e coltiva prodotti sani, freschi e dal giusto prezzo.

Ci sono più componenti che fanno dell’idea di AgriMons, il mercato di Monselice, un progetto innovativo.

Prima tra tutte creare un luogo di cultura.La cultura del cibo è fondamentale, conoscere la materia prima, da dove arriva, come viene allevata o coltivata e trattata.Sapere quand’è il momento della semina e della raccolta, quali alimenti è possibile trovare e quali no, in base alla stagionalità, ma non solo.

Secondo fattore innovativo, la possibilità di recarsi in un luogo e trovare tredici realtà produttive, incontrare aziende riunite e quindi agevolare la spesa come se fossimo in una catena della grande distribuzione senza scaffali e codice a barre . Si può spaziare dalle verdure, alla frutta, alle carni di corte, ai prodotti caseari fino al vino caratteristico dei colli Euganei.

Quest’ultimo punto sembra una piccolezza ma, nella realtà, è stato una grande chiave di svolta per l’agricoltura del territorio.

La globalizzazione e la possibilità di grandi spostamenti su gomma, sempre più veloci, hanno permesso ai prodotti di arrivare da più lontano, con relativa perdita di freschezza e con conseguente stoccaggio in celle refrigerate.In questo modo hanno iniziato a svilupparsi le monocolture. Tutto questo processo rischia di offuscare la biodiversità del territorio.

Quella dei colli Euganei è una zona di primizie, una realtà protetta tra colline e mare che generano un clima mite, una serra naturale.All’interno di questo habitat c’è la possibilità di far crescere delle varietà capaci di anticipare anche di 15 giorni il raccolto.I veneziani facevano di questa terra il punto di approdo per riuscire ad arricchire i loro banchi con prodotti precoci, freschi e appetitosi.

Andare ad acquistare in un mercato di contadini ti permette di creare un’economia virtuosa e reale, e ti permette di portare sulla tua tavola un prodotto fresco e nutriente.

Indirizzo
Via Piave, 35043 Monselice PD
Aperto
Lunedì mattina 8:00 – 12:30
Mercoledì pomeriggio 15:00 – 19:00
Sabato mattina 8:00 – 12.30

Da vedere almeno una volta

Il mercatino medioevale | La giostra della Rocca

Duemila figuranti per un corteo storico meraviglioso anticipano ogni anno la famosa Quintana ad anelli, una sfida equestre di destrezza e abilità con gli anelli.

La seconda settimana di Settembre da ormai 36 anni a Monselice c’è un festa in stile medioevale che coinvolge tutto il paese e non solo.

Tra le varie proposte oltre al torneo di scacchi, al Tenzone dei Tamburi e alla gara degli archi, c’è il mercatino medioevale, dove il centro del paese e il castello si trasformano in un antico mercato, dove le maestranze e i cucinieri fanno riviere il medioevo nelle sua quotidianità.

Anche noi partecipiamo come Vagabondare con stile, in collaborazione con la contrada Marendole, al mercatino medioevale, proponendo piatti tipici in una taverna.

Bracieri, pentole e taglieri riproducono fedelmente lo stile dell’epoca, dove la cucina a legna era rigorosamente l’unico modo per trasformare le pietanze.

Ecco il link per rimanere informati
Giostra della Rocca

Il prodotto

La zuppa del “priarolo”

La tracheite com’è noto ha fornito una pregiata pietra da taglio, ricercata fin dai tempi romani, utilizzata per lastricare moltissime piazze delle città del Veneto, Venezia in primis.

Il Priarolo lavorava nelle cave di trachite dei Colli Euganei e si occupava di ridurre le pietre in ghiaia usando un martello. Un lavoro sia maschile che femminile, molto faticoso, ripagato da qualche manciata di cereali diversi tra loro.

Da qui nasce la zuppa del Priarolo di Monselice, un mix di cereali, ben bilanciati, dal gusto armonioso, con la quale fare non solo zuppe, ma anche ripieni e arancini.

Dove potete trovare questo mix di cereali?

Da Sandro Zancanella, “l’agrcultore” che continua nella sua missione di mantenere fedele nel tempo, le usanze delle tavole contadine, grazie ai suoi panificati e farine di mais e di grano, ma non solo!

L’azienda La Pignara, podere Bio, azienda agricola e fattoria didattica, si trova a Monselice, in Via Pignara, Località Carmine-MonteRicco.

Tel 368 291 094 Sandro Zancanella

L’enoteca

Caveau

Cristiano e la sua enoteca, non hanno necessità di tanta visibilità social, infatti non troverete un sito, un canale o un social, a parte una pagina di facebook, dove mette solo gli eventi in programma.

Si concentra tutto sul servizio, sulla scelta dei vini per farti fare un bel viaggio nel suo mondo!
Cura dei dettagli, ampia scelta di vini locali, nazionali e internazionali, ragionati secondo la produzione, la metodologia e la tipicità.

Sorseggiare un calice, avvolto da centinaia di bottiglie di vino, casse e la meravigliosa scala in legno, rende l’idea del nome dal locale.

Indirizzo
Piazzale Vittoria, 1, 35043 Monselice PD

La cantina

Borin

Ci siamo stati con grande curiosità, perchè l’azienda riproduce fedelmente i canoni degli uvaggi classici dei Colli Euganei, tra Monticelli e Arquà Petrarca.

I rossi li troviamo in altura, in terreni calcarei, come Syrah, Merlot, Cabernet Sovignon, mentre i bianchi li troviamo nei terreni pedocollinari come il Pinot bianco, Chardonnay e il Souvignon blanc.

C’è la possibilità di visitare la cantina e prenotare una degustazione, non ve ne pentirete!

La produzione dell’azienda Borin Vini&Vigne si articola in 4 collezioni, che comprendono vini della tradizione euganea e vini frutto di innovazioni progettate nel vigneto ed in cantina. Oltre ai vini, viene prodotto un olio extra vergine di oliva.

I contatti sono

BORIN VINI E VIGNE s.s.a.
di Gianni dott. Borin e C.
Via dei Colli, 5 – 35043 Monselice (PD)
Tel. +39 0429 74384 Fax +39 0429 75262

Dove dormire

Agriturismo Villa Buzzacarini

Non appena vedrai il Borgo emergere tra i quasi due ettari di alberi che lo circondano, sentirai la voce del Genius Loci di qui. Ti sentirai trasportato in un altro tempo, un tempo in cui il Tempo era una cosa diversa.

“Gli ampi spazi del nostro giardino sono perfetti per accogliere le tue riflessioni, i tuoi scritti, le tue parole, le tue passeggiate, i tuoi giochi. Raccogliti, e raggiungi i tuoi obbiettivi, siamo qui per ridarti un po’ del tuo tempo e un po’ del tuo spazio.”

Il profumo della moka quando ci si alza ti fa sentire a casa, una colazione attenta alle materie prime e capace di farti stare comodo per un bel po di tempo.
Le camere sono immerse nel verde, silenzio, armonia e pace, per godersi un soggiorno d’altri tempi!

I contatti sono:
Agriturismo Borgo Buzzaccarini Rocca di Castello
35043, Monselice (PD) Via Marendole 15
borgobuzzaccarini@gmail.com
+39 (0)429 73372
+39 376 151 6387

Il tour gastronomico finisce qui!
Speriamo ti sia piaciuto e che ti possa essere utile.

Tutte le aziende e le botteghe visitate sono state scelte secondo il nostro “sentire”, cercando di far emergere le persone, i produttori e il territorio.
Il tour vuole essere una proposta per i vagabondi, persone alla ricerca di sapori e emozioni  da vivere a pieno, lasciandosi andare alla bellezza della diversità.

I viaggi sono momenti di ri-creazione per uscire dalla certezza e aprirsi ai sapori del territorio che ti ospita.

Buon vagabondare!
Michela e Alessandro

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Michela e Alessandro